La guida di Alessandro

Alessandro
La guida di Alessandro

Visite turistiche

Da questa terrazza si può ammirare un paesaggio mozzafiato, dei colori delle albe e dei tramonti unici... Non a caso viene anche chiamata la terrazza dei sospiri scelta da numerosi registri e scrittoriPerdersi nelle vie del centro storico di Tropea senza seguire una cartina è un imperativo morale. La sorpresa nello scoprire un affaccio, ovvero un belvedere che dà sul mare e sul santuario e allunga lo sguardo su tutta la Costa degli Dei fino ai confini della Calabria, è il premio per i visitatori che decidono di lasciare al caso la loro visita, senza programmare un itinerario. I più belli? C'è l'Affaccio dei sospiri, al fondo di Corso Vittorio Emanuele e il Belvedere Rico-Ripa, una chicca nascosta tra due palazzi nel Largo Migliarese. Nelle giornate terse dagli affacci del borgo si vede lo Stromboli: uno spettacolo imperdibile che, sommato al resto, aggiunge fascino alla passeggiata. Quando si potrà - premessa obbligata di questi tempi - una visita al MuMat è d'obbligo: il Civico Museo del mare di Tropea ha le sue origini strettamente legate a quello del Convento delle Clarisse dentro Palazzo Santa Chiara, nel quale trova la sua collocazione. Dentro il museo il mare prende vita grazie a una collezione che mescola paleontologia e biologia marina, una vera chicca per chi ama perdersi tra fossili e conchiglie.
Affaccio del Corso
58 Corso Vittorio Emanuele
Da questa terrazza si può ammirare un paesaggio mozzafiato, dei colori delle albe e dei tramonti unici... Non a caso viene anche chiamata la terrazza dei sospiri scelta da numerosi registri e scrittoriPerdersi nelle vie del centro storico di Tropea senza seguire una cartina è un imperativo morale. La sorpresa nello scoprire un affaccio, ovvero un belvedere che dà sul mare e sul santuario e allunga lo sguardo su tutta la Costa degli Dei fino ai confini della Calabria, è il premio per i visitatori che decidono di lasciare al caso la loro visita, senza programmare un itinerario. I più belli? C'è l'Affaccio dei sospiri, al fondo di Corso Vittorio Emanuele e il Belvedere Rico-Ripa, una chicca nascosta tra due palazzi nel Largo Migliarese. Nelle giornate terse dagli affacci del borgo si vede lo Stromboli: uno spettacolo imperdibile che, sommato al resto, aggiunge fascino alla passeggiata. Quando si potrà - premessa obbligata di questi tempi - una visita al MuMat è d'obbligo: il Civico Museo del mare di Tropea ha le sue origini strettamente legate a quello del Convento delle Clarisse dentro Palazzo Santa Chiara, nel quale trova la sua collocazione. Dentro il museo il mare prende vita grazie a una collezione che mescola paleontologia e biologia marina, una vera chicca per chi ama perdersi tra fossili e conchiglie.

Le Guide ai Quartieri

Nell'intreccio delle cosiddette viuzze del centro storico cittadino del principato di Tropea, in mezzo a palazzi nobiliari di costruzione, araba, bizantina, spagnola, normanna e greca.Direttrice che attraversa il centro storico quasi alla metà, da sud a nord: inizia da Largo San Michele, dove una volta era Porta Nuova e oggi punto di incontro con altre 2 importanti vie che lambiscono il centro antico ad ovest (Via Margherita di Savoia e via Umberto I) e termina a Largo Migliarese, all'estremità nord della rupe di Tropea, dov'è uno dei belvederi più famosi della cittadina e di tutta la Calabria: l'affaccio Raf Vallone (o affaccio del Corso). Via priva di importanti edifici civili/religiosi (vi si affaccia solo la modesta chiesa di Santa Maria dell'isola), è caratterizzata da vocazione commerciale e turistica. Certo in città ci sono anche altre vie piene di negozi, bar e locali in genere (come le due già citate) ma se ci si limita al centro antico, quello che una volta era racchiuso dalle mura, il corso Vittorio Emanuele è indubbiamente l'arteria più significativa, insieme alla centrale piazza Ercole che il corso attraversa a metà del suo percorso. Sempre frequentato a tutte le ore e letteralmente invaso nele ore serali, specie dopo le 21/22 Da questa via poi si staccano le altre vie/viuzze che consentono di raggiungere tutte le zone del centro storico, per cui anche in un eventuale giro turistico della città, ci si ritroverà ad attraversarlo più volte
Corso Vittorio Emanuele
Corso Vittorio Emanuele
Nell'intreccio delle cosiddette viuzze del centro storico cittadino del principato di Tropea, in mezzo a palazzi nobiliari di costruzione, araba, bizantina, spagnola, normanna e greca.Direttrice che attraversa il centro storico quasi alla metà, da sud a nord: inizia da Largo San Michele, dove una volta era Porta Nuova e oggi punto di incontro con altre 2 importanti vie che lambiscono il centro antico ad ovest (Via Margherita di Savoia e via Umberto I) e termina a Largo Migliarese, all'estremità nord della rupe di Tropea, dov'è uno dei belvederi più famosi della cittadina e di tutta la Calabria: l'affaccio Raf Vallone (o affaccio del Corso). Via priva di importanti edifici civili/religiosi (vi si affaccia solo la modesta chiesa di Santa Maria dell'isola), è caratterizzata da vocazione commerciale e turistica. Certo in città ci sono anche altre vie piene di negozi, bar e locali in genere (come le due già citate) ma se ci si limita al centro antico, quello che una volta era racchiuso dalle mura, il corso Vittorio Emanuele è indubbiamente l'arteria più significativa, insieme alla centrale piazza Ercole che il corso attraversa a metà del suo percorso. Sempre frequentato a tutte le ore e letteralmente invaso nele ore serali, specie dopo le 21/22 Da questa via poi si staccano le altre vie/viuzze che consentono di raggiungere tutte le zone del centro storico, per cui anche in un eventuale giro turistico della città, ci si ritroverà ad attraversarlo più volte